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A volte si va in vacanza troppo tardi, quando ormai le piante annuali da mettere in vaso sul balcone o in una piccola aiuola, quali begonie, garofanini, petunie ecc sono difficili da trovare o non sono più in perfetta forma e ci si scoraggia facilmente. Sono un paio d'anni che ho trovato un'alternativa che ritengo abbastanza valida;mi sono rivolta alle piantine di Coleus blumei che mi hanno fatto sentire meno la mancanza dei mie fiori preferiti.

Mentre ero in vacanza, sono andata a trovare un amico che si chiama Angelo, ma che tutti, e ormai sono oltre vent'anni che lo conosco, chiamano Pio.Conoscendo la mia passione per i fiori e le piante, mi ha fatto vedere un ramoscello con numerose foglioline verdi che aveva in un vaso al centro del tavolo insieme a dei fiori finti e che quindi non stava in acqua.

In qualche paesino di montagna è possibile ammirare anche alla fine di agosto qualche balcone ancora in piena fioritura: due esempi di balconi policromi; il primo a circsa 1200 m s.l.m. ; il secondo a circa 1000 m.

in questo periodo (siamo alla fine dell'estate) non è facile trovare bei balconi nel massimo della fioritura; comunque questi tre che ho pubblicato non sono poi del tutto scarsi: il primo è un albergo sulla Sila a circa 1200 m.s.l.m. che mostra una fioritura di soli parigini rossi; il secondo è un balconcino al mare, che dà un tocco di vivacità con i suoi gerani rosso acceso; il terzo si trova pure in montagna e non è proprio monocromo, ma presenta qualche sfumatura.

Ai primi di luglio ho fotografato in un paesino della Calabria sul mare tre rigogliosi esemplari di lantana camara che ho pubblicato nell'articolo "lantane di Calabria", Ai primi di settembre, prima di far ritorno a casa, ho fotografato di nuovo le tre piante. I rispettivi tre proprietari le hanno potate in maniera drastica affinchè esse possano affrontare l'inverno pur non avendo mote cure per lungo tempo. Siccome sono molti anni che hanno queste piante e d'estate sono bellissime e molto frondose, sono convinta che questa sia la potatura migliore.
  

Voglio fare un regalo a mia madre. Quando, circa 25 anni fa, prese possesso della nuova casa, mise a dimora ai due lati del portoncino alcuni semi delle belle di notte. Adesso, e già da un pò di tempo, queste piante costituiscono il suo orgoglio, e, secondo me, giustamente. Sono diventati due splendidi, rigogliosi vespugli che incorniciano l'ingresso di casa e la sera emanano un intenso profumo che si spande nel vicinato.

Non fiori, ma variegati e sopratutto piccantissimi peperoncini; e se non basta l'orto, alcune varietà vengono coltivate nei vasi in luogo dei gerani, delle begonie ecc.La produzione dell'orticello fotografato è destinata soltanto all'uso quotidiano: tagiati a pezzetti accompagnano qualsiasi portata (forse eccezion fatta per il dolce!), si aggiungono, anch'essi passati alla brace, ai normali peperoni per dar loro maggior vigore, si mettono a pezzetti nell'olio per preparare l'olio piccante ( ottimo sulla pizza ), si conservano sott'aceto per scaldarsi d'inverno ecc....

Da alcuni anni trascorro l'estate in una piccola frazioncina in riva al mare. Questo paesello d'inverno conta pochissimi abitanti, ma d'estate la sua popolazione si moltiplica di parecchie volte.

Fin da bambina in estate ho mangiato come insalata da sola o abbinata ad altre verdure, un'erba che nasceva spontanea nei campi dall'aspetto grassetto e dal sapore leggermente acidulo.Dalle mie parti, in Campania, veniva chiamata "porcacchia". Solo da poco ho saputo che è una pianta molto benefica in quanto ricca di omega3 e melatonina e il suo nome è portulaca oleracea.