calabria

Le piante di cappero nascono nei luoghi più difficili: sopra le mura romane, tra le rocce, nelle campagne più aride ..., ma è estremamente difficile farle attecchire dove uno sceglie di piantarle.
Quest'anno è nata una pianta molto bella, per le sue foglioline di un verde brillante, nel piccolo cordolo che regge la rete divisoria tra la mia picccola aiuola e il terreno del vicino. Sinceramente non so se è nata spontaneamente ( caso più propabile ) oppure se tra me e il mio vicino abbiamo fatto qualche tentativo specifico; io non me lo ricordo.

Non sono ancora riuscita a sapere con esattezza le origini della credenza che la pianta di ortensie, in Calabria, porti sfortuna.
Mi è, però, capitato di sentire alcuni aneddoti relativi a questo fatto.
Una signora che conosco molto bene,circa cinque anni fa ha perso repentinamente il marito abbastanza giovane a seguito di un infarto. La sorella maggiore di esso che gli aveva fatto da mamma, ha costretto la cognata a togliere due magnifici cespugli di ortensie che aveva intorno a casa asserendo che la disgrazia era dovuta all'influenza malefica di questa pianta.

Di queste roselline non conosco il nome ma chi visita questa pagina può farsi un' idea di quanto siano particolari. Nel giardino, nel quale le ho fotografate, ci sono circa trentacinque piantine. Presumo possa essere una pianta da vaso, poichè è una specie che rimane bassa, non si innalza più di un metro dal terreno. Il bocciolo è adorabile, vorrei tanto poterlo regalare alla mia carissima Bianca (utente del sito).

Gli oleandri appartengono ad un genere di arbusti sempreverdi infatti molto spesso provengono dal Mediterraneo. Questi in particolare sono stati curati personalmente da una mia cara zia che li osserva e li pota da circa venti anni. Il viale, lungo circa 100 metri, gode di un ottima vivacità proprio grazie a questi cespugli in fiore.

L' ortensia è un fiore, a mio giuduzio, particolarissimo. Questa in alto è stata fotografata nel giardino di mia zia. L' inverno, poichè non germoglia, ci manca veramente tanto; il portico è spoglio e grigio.Si riescono ad intravedere solo arbusti e piante grasse; niente riuscirà mai a sostituire i colori e la vivacità di questo meraviglioso fiore.

Nel mese di gennaio, in Calabria,  ho accompagnato degli amici a raccogliere dei ramoscelli di mirto - Myrtus communis - con le cui bacche ottengono un liquore aromatico che chiamano Mortilla ( lieve storpiatura del termine Mortella, nome comune del mirto ) che molto si avvicina al notissimo Mirto di Sardegna; ho approfittato dell'occasione per raccogliere alcuni ramoscelli di diverse bacche per poter ottenere un bouquet invernale.

Una mia amica ha intorno alla casa un pochino di spazio dove è stato realizzato un muretto rialzato a ridosso del muro di cinta. Orbene, in questo muretto ha piantato, in piccole aiuole, lasciando addirittura il vaso originario, alcune piante di agrumi, naturalmente abbastanza piccole, ma che le dànno grosse soddisfazioni.
Tra gli altri un limone che dà dei frutti molto grandi e profumati, un arancio altrettanto fruttificante e un Mandarinetto giapponese.

Dietro un muretto di una casa in abbandono, costruita sul demanio marittimo e quindi propprio in riva al mare,questa pianta, nel mese di marzo, espone la sua abbondante produzione di frutti; non so se in estate diverranno commestibili oppure no. Può darsi che la pianta, da come è posizionata, sia stata messa a dimora dal proprietario della casetta ormai abbandonata.

Alcuni anni fa un nipotino di mia moglie, aveva circa 10 anni, venne a trascorrere le vacanze di Pasqua in Calabria, mentre la mamma era rimasta a Roma per motivi di lavoro. La prima telefonata che le fece fu press'appoco così: " A ma', nun ce poi crede! Qui la spiaggia è tutta fiorita; dovessi vede quant'è bella!"

La Borragine - Borago officinalis della famiglia delle Borraginaceae cui appartiene anche il Myosotis - Non-ti-scordar-di-me, è un'erbacea annuale rustica dalle foglie rugose e ispide con steli ricoperti di peli pungenti che produce dei fiori a forma di stella in grappoli sulla sommità dei gambi.