blog di bianca

Due roselline all'apparenza così semplici, quasi insignificanti....., ma sentite cosa possono ispirare:
Questa piccola rosa nessuno la conosce
Potrebbe essere una pellegrina
se non l'avessi tolta ai suoi sentieri
e serbata per te.
Solo un'ape a cercarla patirà,
soltanto una farfalla,
di lontano affrettatasi
per giacere sul suo seno -
solo un uccello se ne stupirà -
solo una brezza esalerà un sospiro -
Oh rosellina - quanto è facile
per le creature come te morire!

Al di sopra di un muretto di recinzione di una villetta lungo la strada che porta a casa mia, al mare, appaiono dei lunghi rami di roselline a mazzetto di un bel colore rosa tenue. Ogni volta che vi passo mi fermo a guardarle ed ammirarle provando un senso. non dico d'invidia, ma di voglia di coglierne qualche ramoscello, qesto si!
Un giorno dei primi di settembre le stavano potando molto drasticamente e avevano gettato i rami tagliati sulla strada in attesa di portarli alla discarica. Ho chiesto se potevo averne alcuni rami e, naturalmente, la risposta è stata positiva.

Non sono ancora riuscita a sapere con esattezza le origini della credenza che la pianta di ortensie, in Calabria, porti sfortuna.
Mi è, però, capitato di sentire alcuni aneddoti relativi a questo fatto.
Una signora che conosco molto bene,circa cinque anni fa ha perso repentinamente il marito abbastanza giovane a seguito di un infarto. La sorella maggiore di esso che gli aveva fatto da mamma, ha costretto la cognata a togliere due magnifici cespugli di ortensie che aveva intorno a casa asserendo che la disgrazia era dovuta all'influenza malefica di questa pianta.

Avevo promesso a mia sorella di portarle da Genova Euroflora una bella pianta che magari fosse stata una novità. Purtroppo non mi èstato possibile mantenere la promessa per problemi logistici; sono andata infatti in treno e dopo la visita alla mostra mi dovevo ancora fermare in albergo; tuttavia ho aggirato l'ostacolo acquistando una busta contenente tre tuberi di una pianta dai bellissimi fiori che per me costituiva una qualche novità. La pianta fiorita era esposta da un vivaista come si può vedere dalle prime due foto.

Sono andata a trovare una signora appena sposata e nel soggiorno troneggiava un lussureggiante bouquet da matrimonio composto da rose rosse e anthurium - molto bello, molto ricco, molto . . . tutto.

In un paesino della Calabria, una mia amica, intorno ad un piazzale in cemento per le macchine, ha tutte aiuole fiorite con rose, pervinche, ed altri fiori; quelli che, però, dominano in un certo periodo per la loro esuberanza, sono senz'altro le amarillidi. Pensare che tutte queste sono nate da una singola patata, come chiama il bulbo, che le hanno regalato alcuni anni fa. Adesso ogni anno aumentano in gran numero tanto che le propaga sempre in nuovi settori.

E' un bouquet il cui corpo principale è costituito da tre rose acquistate dal fioraio, ma il contorno è stato realizzato utilizzando residui di un altro bouquet - le due foglie di anthurium e sopratutto alcune belle foglie di hosta che ho recuperato da una pianta che qualcuno stava facendo morire ( forse per sovrabbondanza di innaffiature); ho tagliato le foglie esterne per utilizzarle nel bouquet ed ho lasciato alcune foglie più piccole centrali nella speranza che la pianta possa riprendersi.

Questa è una pianta di cui sono particolarmente orgogliosa; sono stata sempre appassionata delle piante presenti nei tipici giardini inglesi: aquilegie, digitali, speronelle, lupini ..., ma non posso permettermele non avendo spazi a disposizione: Ogni tanto provo a seminarne qualcuna di queste in un vaso sperando nella buona sorte. Questa volta sono proprio contenta della riuscita; difficilmente mi azzardo a seminare i fiori perchè poi non ho la pazienza di aspettare ( è diverso con le bulbose), e alla fine sono stata premiata.

Mi sono fatta fare dal mio fioraio un piccolo mazzetto di fiori molto semplce, tanto per non avere la casa completamente priva di essi; in questo momento ho il balcone abbastanza fiorito  e il clima consente di uscire abbastanza a lungo, per cui sento meno la necessità di avere fiori in casa.

Durante una passeggiata, lo scorso autunno, ho raccolto nel sottobosco un bel ciuffo di ciclamini spontanei con tutto il tubero e una zolla di terra: Arrivata a casa li ho piantati in un vaso, per un pò di tempo sono rimasti fioriti e poi, naturalmente, si sono seccati: