blog di chicotti

Forse il papavero è il fiore spontaneo più comune che si vede ovunque all'inizio dell'estate di cui ne costituisce quasi un enblema; lo si può osservare nelle situazioni più diverse: classici sono i campi anche molto estesi completamente rosseggianti di questi fiori; d'altra parte è possibile scorgerli anche nelle strade urbane dove riescono a fiorire nelle crepe del cemento o dell'asfalto; sono tra i fiori più usati, anche per la vivacità dei petali, nelle infiorate che si fanno nei vari paesi per la processione del Corpus Domini.

Quando si dice la buona volontà!
Un signore è riuscito ad avere un florido orto-giardino su una spiaggia arida;  (tralasciamo il fatto che è sul demanio, ma apprezziamo la costanza e la capacità di questo signore).
Per ottenere tale risultato ha dovuto aggiungere all'arido terreno di sabbia parecchia terra grassa e molto stallatico, ma il risultato è davvero apprezzabile, considerando anche il fatto che dal mare spesso soffia un forte vento di tramontana che brucia ogni cosa.

Cappero - Capparis spinosa delle capparaceae, è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato ricadente.
E' facile vedere questa pianta abbarbicata ai muri; le antiche mura di Roma ne sono cosparse in abbondanza ed è possibile notarne la fioritura.
Nell'Italia meridionale sono molto diffusi nei terreni incolti o in quelli appena arati, dove crescono spontanei; mentre, in particolare a Pantelleria, vengono coltivati per una produzione a livello industriale.

Mi sono sempre piaciuti i fiori semispontanei che si trovano in natura e possono anche essere coltivat; tra di essi uno che preferisco è l' Ipomea, comunemente chiamata campanella, per la facilità di coltivazione e, sopratutto, perchè per un lungo periodo, ogni giorno ti allieta la vista con sempre nuovi fiori dai colori molto belli dal rosa al viola, passando per l'azzurro; è vero che ogni singolo fiore, di una perfezione assoluta, dura solo un giorno, ma ogni giorno questa pianta ha la capacità di sostituire i fiori appassiti con una nuova produzione.

Situato in uno dei luoghi più suggestivi dell'Urbe, adagiato alle pendici dell'Aventino, quasi un proseguimento degli antichi spalti del Circo Massimo, di fronte alle maestose rovine del Palatino, in vista dell'Altare della Patria, del Campidoglio, di cupole e campanili vari... il Roseto Comunale di Roma offre agli amanti della regina dei fiori la possibilità di ammirarla, in tutto il suo vario splendore, in un contesto unico al mondo.

La parte superiore e più grande del roseto ospita la collezione di rose botaniche antiche e moderne.
In tutto il roseto le rose presenti sono circa 1100.
Il complesso ha una forma ad anfiteatro per cui dalla parte superiore si ha uno sguardo d'insieme che abbraccia tutto il giardino e si possono ammirare tutte le piante.

Il settore più piccolo del roseto è destinato ad ospitare il "Premio Roma".
Istituito nel 1933, un anno dopo la fondazione del roseto comunale, è il secondo al mondo per costituzione, preceduto soltanto da quello di Bagatelle vicino a Parigi; è uno dei più prestigiosi concorsi a livello internazionale coinvolgendo il maggior numero di concorrenti; nell'edizione del 2010, la 68a, ha visto in gara 89 nuove varietà di rose, presentate da 24 ibridatori di 12 nazioni diverse.
Le vincitrice dei vari concorsi vengono collezionate in questo settore.

Nel comune di Bracciano, dove i Monti della Tolfa si trasformano in morbide colline ricoperte di macchia mediterranea, sorge un antico insediamento abitato già dagli Etruschi e dai Romani; ci troviamo nell'Etruria Meridionale - Tuscia Romana - Castel Giuliano.
In una grande tenuta dove si pratica la caccia al cinghiale caratteristica di di questa zona, chiamata cacciarella, si trova il Palazzo Patrizi, dotato di un parco meraviglioso che fa parte della associazione Grandi Giardini Italiani.

Nel parco si possono ammirare numerosi alberi che si elevano al di sopra degli arbusti fioriti e alle aiuole di fiori ed erbacee varie: maestosi esemplari di Pinus pinea si alternano a querce, cedri del Libano, magnolie, Prunus cerasifera 'Nigra' o 'Pissardii', Ginkgo....
Ne riportiamo alcuni esemplari:
 - Spatthodea campanulata delle Bignoniaceae detto Albero dei tulipani, sempreverde originario dell'Africa tropicale dai caratteristici fiori da cui proviene il nome comune