Ho un po' di semi di tamarindo, retaggio di un viaggio in Sudamerica. Il frutto ha la forma di una carruba, con una guaina dura e sottile che contiene semi duri tenuti insieme da fibre appiccicose (che sono la parte commestibile, dal sapore acidulo).
Ho provato a far nascere delle piantine per tre anni di fila. Come si vede nelle foto, le piantine nascono, a primavera inoltrata, ma purtroppo con l'arrivo dell'inverno, quando sono ormai alte una ventina di centimetri, seccano e muoiono. Ormai mi sono rassegnato: il clima di Roma non fa per loro. Peccato, perché hanno una forma interessante e mi ispirano proprio simpatia.
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Tamarindi sul balcone
I ramoscelli verdi delle foto sono evidentemente i primi ramoscelli di un tamarindo, anche perché è ancora presente il seme da cui la pianticella è nata. E' un po' difficile far crescere queste piante in vaso, sia per le dimensioni, considerando che il Tamarindo - Tamarindus indica - nel suo habitat migliore può raggiungere anche i 30 metri di altezza e 7 metri di circonferenza, sia per il clima, essendo diffuso in India meridionale e in altre zone tropicali.I suoi frutti sono dei legumi marroni lunghi 10/15 cm. contenenti polpa e semi (fino ad una dozzina).La polpa è molto presente sia nella cucina asiatica che in quella messicana e viene usata, sopratutto come spezia, dai piatti di portata fino ai dolci,oppure nella preparazione di bevande.